Migranti e giovani figli e/o nipoti di migranti (seconda e terza generazione)

Nel 2015 ho frequentato il master “Etnopsichiatria e Psicologia della migrazione”; formarsi sulle realtà culturali che convivono in modo strutturale con noi è stato fondamentale per potermi occupare di progetti con persone con background migratori. 

L’intercultura oggi fa parte di noi, molte famiglie di migranti hanno già raggiunto la terza generazione, con figli e nipoti che frequentano le scuole locali e famiglie miste sempre più numerose. Ogni anno arrivano rifugiati, vittime di torture e tratta, lavoratori stagionali e residenziali.

Migrare non è semplice. Molti studi, e la prassi li conferma, documentano disagi profondi, che a volte possono trasformarsi in disturbi, poiché la migrazione rappresenta un’esperienza di grande vulnerabilità nella vita delle persone. Le difficoltà di adattamento, legate a vari fattori, sono soprattutto il risultato di eventuali traumi vissuti nel paese di origine, delle barriere linguistiche e culturali e delle discriminazioni incontrate.

Ho maturato consapevolezza ed esperienza per poter dire che nell’incontro tra un terapeuta occidentale ed una persona con background migratorio si può trovare fiducia, relazione ed utilità solo nello sforzo reciproco di integrazione di visioni e valori.

Un’attenzione particolare è rivolta ai giovani figli e o nipoti di persone con background migratorio (seconda e terza generazione). Nello scorrere tra i processi di filiazione (legame biologico) ed affiliazione (legame sociale, culturale o professionale che definisce l'appartenenza a un gruppo o comunità) si giocano dinamiche legate alla costruzione dell’identità. I giovani che crescono in un contesto culturale diverso da quello dei loro genitori possono sentirsi divisi tra due mondi: quello della cultura d’origine e quello della cultura dominante. La psicoterapia sistemica aiuta a esplorare e integrare questi aspetti, favorendo un processo di accettazione di sé che riconosce e valorizza le radici culturali, senza che queste diventino un peso o un elemento di frattura familiare.